Oggi sono andata in Marocco
Oggi sono andata in Marocco. Il viaggio è stato breve, dieci minuti da casa mia. Lì dietro la porta di quella casa si era rannicchiato, pronto a saltarci addosso, un aroma di spezie africane che sa di viaggi , di una libertà che da troppo ci manca. Quella stessa libertà che mancava a lei, padrona di casa da una settimana, che finalmente può invitare, che finalmente può cucinare, e può cucinare sapori di casa sua. Non riesco nemmeno a immaginare cosa significhi quel cous cous per lei oggi, in una casa finalmente sua, coi suoi bambini, con il suo lavoro che l’aspetta domani . E ci sediamo a tavola ,intorno a un piatto enorme di terracotta che profuma di terre lontane. Un cucchiaio a testa.
Read DetailsNon hai fatto la guerra
È un mondo semplice il tuo figlia mia. Non hai fatto la guerra, hai la Play e la wifi. Se apri il cassetto hai trucchi e vestiti. Hai barattato la tua bella casa e il tuo balsamo per i capelli con il tuo diritto a poter soffrire . Non puoi stare male se da Marzo passi le tue mattinate sbadigliando per ore davanti ad uno schermo. Non puoi stare male se i tuoi vestiti più belli stanno appesi nell’armadio e la taglia ti sta passando, perché i tuoi sabato sera sono un ricordo sfumato. Non puoi stare male perché i viaggi in autobus la mattina tra musica, sorrisi e sguardi rubati sono solo un ricordo.
Read DetailsLavori in corso
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