Il sogno americano
Ieri è finito il sogno americano.
Non c’è più niente da sognare .
La Corte suprema cancella il diritto all’aborto .
La Grande, lungimirante america, in un pericolosissimo gioco dell’oca torna indietro al 1973, prima della sentenza Roe Vs Wade e rimette la decisione nelle mani dei singoli stati .
Poco di diverso dall’Afghanistan tanto odiato.
In America puoi girare con le cosce fuori ma non puoi decidere per il tuo corpo.
Teniamo gli occhi aperti donne.
Non sentiamoci intoccabili.
Perché la strada è tutta il salita.
Non sentiamoci al sicuro in un paese in cui le leggi si fanno e si tolgono.
In un paese in cui una donna oggi, nel 2022, deve pregare ogni dio senza sapere se esista, per non trovare un ginecologo obiettore di coscienza, in un paese che ancora preme in alcune regioni, sottocl alcuni partiti, perché si ricorra al ricovero ospedaliero per la somministrazione della RU486, contro ogni indicazione di Aifa.
Non guardiamo con orrore alla sentenza americana.
Guardiamoci intorno e facciamo attenzione.
Guardiamo più in là del nostro naso, più in là del nostro orto, più in là del nostro cuore.
Non importa se l’aborto ci è toccato o no, se l’abbiamo scelto o no o se è lontano dal nostro pensare.
È la parola scegliere il fulcro.
La donna deve poter scegliere,
non uno stato, non una legge.
Cari ringraziamenti alla Corte suprema che ci ha riportato, con amarezza ieri, nel Giugno 2022, alle parole di Mark Twain:
” È stato meraviglioso scoprire l’America, ma sarebbe stato ancor più meraviglioso ignorarla.”
Irene Renei
Davvero Grazie America. Anni di lotta per guadagnarsi il diritto sul proprio corpo sfumati in un attimo. Non diamoci per vinte. Le donne non lo fanno mai.