Essere donna
Ieri in Italia sono state uccise tre donne.
Uccise dal compagno e dal marito.
Dissanguate da una lama, soffocate dalle mani di chi seguiva la loro stessa strada.
Sui femminicidi si è già detto tutto e il contrario di tutto.
Si sono chiamati in causa psicologi e antropologi.
E mentre i programmi tv si organizzano le donne muoiono.
Forse parlare non serve se continuiamo a cadere come birilli al bowling.
Ieri bello strike.
Un amico psicologico un giorno mi ha detto che l’allarme femminicidi non esiste, che è un problema endemico sempre esistito ed ora enfatizzato dalla società .
Io gli rispondo che è uomo.
Gli rispondo che il problema endemico in questo mondo è nascere donna, subire molestie, raccontarle senza essere ascoltate, denunciare senza essere credute, essere processate per lo stupro subito.
Essere uccise è un effetto collaterale.
Dell’essere nata donna.
Questo è endemico nella nostra società.
E questo va cambiato, a cominciare da lui.
Per cambiare le leggi devono cambiare le menti che le scrivono, per cambiare le menti serve un’educazione nuova, per un’educazione nuova bisogna ascoltare le donne, tutte le donne.
Ma chi le ascolta oggi le donne?
Le donne vengono giudicate, additate, rese oggetto ma ascoltate poco.
Forse un giorno vi racconterò nei dettagli quante volte nella mia vita normale ho sentito addosso la violenza divina del mondo maschio.
In un fidanzato che non mi fa scendere dall’auto quando lo chiedo piangendo, in un datore di lavoro che mi obbliga ad accompagnarlo sul suo Yacht il primo giorno di lavoro, in un infermiere che mi blocca sulle scale strette e io non posso muovermi mentre vado a far visita a mia madre ricoverata, per chiedermi di uscire con lui.
Credo che ogni donna abbia da raccontare.
Credo che ogni donna abbia sentito minimizzare ciò che raccontava.
“Ma lo fanno perché sei bella.”
Essere bella è un aggravante dell’essere donna.
È tutto un processo a nostro carico che non ho nemmeno più voglia di raccontare.
Tanto non ci ascoltano.
Tanto non capiscono.
Tanto a che serve, quando diamo troppo fastidio loro ci ammazzano, come si ammazza la mosca che ci ronza insistentemente sul viso.
E per un attimo il silenzio, la quiete, il pentimento, i titoli di giornale: “Uccide moglie perché LEI voleva la separazione”
“Non accettava la fine della relazione con la donna CHE AMAVA”
E tutto parte distorto e arriva distorto.
In un mondo in cui nascere donna è il peccato originale da cui non ci libereremo mai.
” Tu donna partorirai con dolore e morirai quando il tuo uomo lo deciderà, possibilmente facendo poco rumore.”
Irene Renei