La paura
Cos’è l’ansia.
È quell’insieme di notizie viziate, di titoli catastrofici e sensazionali che ti si infilano sotto la pelle come i forasacchi al cane e camminano, camminano fino ad arrivarci al petto .
E nonostante i tanti amici e parenti medici che ti accarezzano il cuore dicendoti che il vaccino è l’unica strada razionale da percorrere , tu non dormi perché domani è il giorno di tuo figlio ventenne.
Il primo della famiglia ad avere l’appuntamento all’ASL.
E la notte chiudi gli occhi e senti telefoni che squillano:”Fermalo! Portalo via!” e tu corri ma la siringa è già nel braccio e ti svegli sudata e col cuore che scoppia.
E con gli occhi ora aperti vorresti assumerti tu le dosi di tutta la famiglia e con le dosi il rischio.
Ecco, io non avrei mai immaginato che la mia mente razionale, la mia umiltà di fronte alla scienza, il mio professarmi da sempre a favore della medicina, avrebbe potuto vacillare, mio malgrado, per colpa di un’informazione che nella maggior parte dei casi è stata gestita in maniera scellerata con l’intento di dividere una popolazione che aveva bisogno, prima del vaccino, di iniezioni di fiducia e di guide intelligenti, che aveva bisogno che la propria salute fosse messa davanti agli interessi personali di pesudogiornali e pseudogiornisti, di pseuodoinchieste non vax e di pseudo medici venduti al canale che offriva di più.
In questa società dove tutti siamo liberi di dire, senza aver studiato, senza competenze, senza pudore, tutto ciò che ci viene in mente, che abbiamo sentito dallo zio dell’amico che però fa il commerciante ma ha un parente osteopata in Germania; in questa libertà assoluta che qualcuno chiama dittatura, avevamo un forte bisogno di una comunicazione sana e non divisiva, corretta e sì, anche rispettosa di chi a questa campagna vaccinale non credeva.
Invece ci hanno messo dentro a un campo recintato e hanno buttato dentro frecce, a ferire una e l’altra parte, ci hanno incattivito e spaventato per far eleggere al grido della folla un vincitore che non c’è, un giusto, facendo leva sulle emozioni forti, sulla confusione e sull’enorme ignoranza che ci veste da capo a piedi.
Bene, ora il vaccino è fatto.
Ma alzi la mano chi non ha avuto paura.
E si chieda con calma il perché.