Rischiare
Ho sempre avuto bisogno di misurare il rischio, di ponderare scelte, di camminare sicura.
Non ho mai avuto il coraggio di fare bungee jumping, di lanciarmi col paracadute, di fare le montagne russe.
Però ho fatto dei figli, pazza, immatura, certa di certezze inesistenti.
Un figlio, due figli :pannolini latte nanne, ce la posso fare.
E brava, prendi intanto il tuo vocabolario personale e cancella col bianchetto parole di cui ti devi dimenticare: spensieratezza, leggerezza, sonno .
Prendi un libro bianco perché avrai molto da scrivere ,parole nuove , sensazioni, impotenza , magia.
Non hai più niente sotto controllo: ritmi ,coppia, lavoro, casa.
Non hai più sotto controllo il cuore.
Loro te lo prendono ,lo riempiono, lo scoppiano, lo riparano, lo rompono di nuovo.
E tu non puoi fare a meno di lasciarglielo in mano.
Sono una droga eterna, che da dipendenza ,che ti porta in mondi fatati, stregati, sconosciuti.
Dai primi passi alle parole, all’asilo ,ai primi quaderni, al primo bigliettino di Natale in cui trovi scritto Mamma, con una emme sola ,col tratto incerto, ma niente mai ti ha riempito di più il cuore.
E se credi che di più non si possa hai perso la scommessa.
Perché il bello deve arrivare, nel numero di scarpe che supera il tuo, nell’ altezza che ti sovrasta di alcune spanne che quando ti abbracciano tu sei la piccola e loro i grandi.
Niente è più bello di due adolescenti in casa.
Perché ora si, la famiglia è davvero grande.
Ora si parla alla pari, si aspetta la cena , si alza la voce e si abbassa la tv, politica, cronaca, opinioni diverse.
Si cresce e si cambia. Tu cresci con loro e loro crescono da soli.
Qualcosa ci hai messo, un seme, quelle fossette sulle guance.
Il mondo ha fatto il resto
E tu guardi quel mondo che ti buttano fuori e impari.
Impari parole nuove, impari musica , impari a sentirti vecchio e a volerti sentire giovane.
Si invertono i ruoli ed hai bisogno di loro.
Li aspetti perché non va la wifi , perché devi collegarti su meet e non ci capisci niente e il registro elettronico è bloccato .
Lei friendzona lui, lui ha dissato un rapper e lo ha spento e tu riempi il libro bianco di un italiano nuovo, rientri in gioco ,ce la fai ancora.
E ti lasciano sola a fare l’albero di Natale e tu allora compri le palle coi nomi,io non mi arrendo.
Appendete almeno queste.
In cambio però ti regalano amici, a decine,da tutto il mondo.
E tu capisci che casa è sempre casa, che per loro è bella se vogliono tutti qui.
E i figli diventano cento e ti rientrano al mattino distrutti, ti chiedono il latte e nesquik, da 20 anni a cinque nel giro di una chiave nella porta.
Sanno che ci sei e tu per loro sei.
Tu sei .
Sei l’approdo ,sei il caldo ,sei lo specchio in cui puoi guardarti ,sei quella che può entrare in bagno in qualsiasi momento, sei quella dei soldi di nascosto a papà, sei quella che medica le ferite di un pugno che non doveva arrivare, che parla di pillola e preservativi perché a te nessuno ne ha parlato e loro ridono,giovani donne, nascondendo il viso tra il pacchetto di cipster e i capelli.
Sei quella che si accorge che tua figlia è troppo bella e che tranne suo fratello tutti sono un rischio , pistole cariche che dormono in casa e respiri profondo e ti guardi intorno e speri.
Speri di non vedere che forse è meglio.
Per questo, se mi chiedi di questo lungo giro nelle montagne russe ti dico che il giro più bello è adesso, in un mondo loro che ti aggancia e ti tira dietro, che non ti fa fermare sulla poltrona, che ti mette in mano una corona sale e limone quando da sola avresti preso un the, quando devi correre per stare al passo, tu che per anni rallentavi, mano nella mano perché al passo ci stessero loro.
Non mi sono lanciata col paracadute perché avevo bisogno di certezze. E se non si apre?
Ho messo al mondo due anime che non mi danno certezze su niente, dal primo giorno ad ora, se non una, l’ unica: che il rischio più grande che ho preso è anche la gioia più grande che ho.
Rischiate gente, rischiate!
Testo di Irene Renei