Coltivare
La bellezza che è racchiusa nel verbo coltivare?
Ve ne siete mai accorti?
L’attenzione e la cura che ci sono dentro, la speranza, la fatica, l’attesa.
Ogni cosa preziosa va coltivata: l’amicizia, l’amore di coppia, le passioni.
Anche la vita dei figli va coltivata, annaffiata, rigirata con la curiosità del sapere, mani nella terra e sudore sulla fronte, schiena piegata finché l’erba non cresce.
E poi nel verbo coltivare è scritta anche la parola grazie.
Perché il contadino sa, che nonostante il lavoro e la dedizione, è sufficiente una grandinata per rovinare il raccolto, è sufficiente un mese senza pioggia o troppa pioggia, è sufficiente un’invasione di lumache o una gelata in primavera.
Dovremmo imparare, nella vita, a coltivare e ringraziare.
Perché raramente è solo merito nostro quel poco che abbiamo, ma il seme per il raccolto, quello sì, dobbiamo gettarlo noi.