Streghe o Sante
Erano semplici donne e le hanno bruciate
Ieri eran streghe e le han festeggiate
Oggi son Sante con tanto di festa,
Stringiamo il pugno a veder che ne resta.
Tolti i costumi, mantelli e pozioni, tolti i miracoli e le benedizioni, ecco le donne, donne normali, donne e fatiche tutti i giorni uguali.
Santa infermiera, santa commessa, santa impiegata, ma poco interessa.
Poco interessa la nostra fatica, i salti mortali per tutta la vita, la donna in carriera fino alla sera e la madre scalza con la zuppiera.
La figlia che corre dal padre anziano, cambia lenzuoli, lo accarezza piano,
Prende la borsa e corre di fretta, finisce danza, la bimba l’aspetta.
Sono le Sante sul calendario, le altre percorrorono il loro calvario, in un mondo in cui, non si vuol che si dica, che nascere donna è un’immensa fatica.
Strega, sorella, santa e profana,
Donna di un mondo che poco la ama,
Che molto pretende, che giudica spesso, che nei jeans o nei tacchi legge solo sesso.
Donna di un mondo che da lei dipende, ma che se può l’attacca, che mai la difende.
Donna africana o con la pelle chiara, donna di guerre che piange figli senza bara, smetti di muoverti, smetti di sforzarti, troveranno comunque un modo per bruciarti.
Guardati allo specchio, riprenditi il tuo tempo,
riprendi la tua vita, il mare, il sole, il vento.
Riprenditi i tuoi spazi, diventa anche egoista.
Se siamo sante o streghe è solo un punto di vista.
Irene Renei
www.donnechepensano