Un numero
Sapete perché fa così male la notizia di stamattina?
Perché questi giorni ci hanno dato il tempo di sperare.
La testa che diceva: “l’ha ammazzata” e il cuore che sussurrava:
“Aspetta, magari è sconvolta e se n’è andata” .
Ma sapevamo, noi donne sapevamo già.
È che è troppo difficile guardare questa realtà nella faccia.
Perdonatemi se non scrivo altro.
Questa volta non trovo le parole.
Sono sparite tutte.
Le foto che circolano in rete fanno troppo male.
Penso a mia figlia, penso ai genitori di Giulia e mi paralizza il dolore.
Un numero in più nelle statistiche dei femminicidi del 2023.
Un numero che fa malissimo.
Un numero che erano due. Lei e il suo bambino.
Un numero in evoluzione continua e una società che guarda attonita, senza capire cosa fare.
Senza mettere a fuoco qual è stato il punto di rottura che ci ha portato qua, in un mondo dove ci cancellano in un attimo, senza pensare, come se fossimo polvere sui mobili, come se fossimo l’essenza del male e l’essenza del niente.
Irene Renei
www.donnechepensano.it