25 aprile. Resistiamo
Cara Italia che ti guardi nello specchio e non ti riconosci più.
Italia degli ospedali disastrati, delle scuole senza carta igienica nei bagni, dei treni sempre in ritardo, delle stragi irrisolte, della politica su Tik Tok a colpi di barzellette e di Mohito, di abbracci falsi e irrispettosi a bambini ignari della storia vergognosa che ci lega a loro,
quella stessa cara Italia che oggi diamo in pasto al mondo scrivendo “Open to meraviglia” vendendo e svendendo un’opera d’arte,
Tu non sei questo.
Guardati bene dentro, osserva meglio.
Tu sei quella delle colline toscane calpestate dal Sommo Poeta, sei quella dei Fori Imperiali e dei Musei Vaticani,
Sei quella dei Faraglioni e della Fonte Aretusa, sei la terra di poeti e naviganti, di Galileo e Michelangelo.
Sei l’acqua dei canali di Venezia e la Basilica di Santa Croce, il museo degli Uffizi.
E sei la culla di una Costituzione che è un capolavoro del diritto, tanto bella da fare ancora paura, tanto perfetta da infastidire chi ancora mastica in bocca il retrogusto amaro di ideologie da brividi.
Sei la mangiatoia di uomini saggi e coraggiosi, che hanno scritto la storia e la libertà dei loro figli, che hanno sottoscritto e firmato che sei un paese repubblicano, che la tua gente ha libertà di pensiero, di religione, che tutti gli uomini sono uguali senza distinzione di razza.
Che vieta esplicitamente la ricostituzione del partito fascista.
Sei il fuoco della Resistenza.
E quel fuoco ora è in mano alla tua gente, che resiste a una vita difficile, costretta a sputare sangue per mangiare, per curarsi, per trovare un lavoro.
Sei il Paese più bello e coraggioso del mondo.
E noi resistiamo ancora.
E ti ricordiamo chi sei.
Non ti faremo andare a fondo.
Buon venticinque Aprile.
Irene Renei
www.donnechepensano.it