Mai nati
Ci sono figli aspettati che non arrivano mai.
Ci sono camerette dipinte di bianco con nuvole azzurre e armadi profumati di limone, camerette in attesa, da svuotare in fretta per lenire dolore.
Sono le camere dei bimbi mai nati, ferite aperte negli anni.
Ci sono fratelli invisibili aspettati e mai arrivati e dolore da imparare a masticare e donne che si girano di schiena, nei letti di ospedali per non vedere palloncini rosa svolazzare allegri sul letto della vicina.
Donne che si girano nel vuoto di una pancia svuotata in fretta per poi uscire due giorni dopo e camminare in mezzo a un mondo che chiede loro di far finta di niente, perché non è una tragedia, ha solo perso un bambino.
Perso dove? Si chiede lei, di fronte a questo verbo che presume sbadataggine, distrazione, che sottende un errore.
Dove l’ho perso?
Si è persa forse anche lei.
Pensateci bene dunque, prima di pronunciare quella frasi leggere, così, per riempire il silenzio:
” Ma non sarebbe l’ora di fare un figlio?”
” Allora a quando un bambino?”
Bussate piano alle porte delle case altrui, che non sapete cosa c’è dentro.
Irene Renei
…..sono passati molti anni quasi trenta , ma ancora faccio fatica a rispondere alla domanda quanti figli hai? rispondo 2 in questa vita e 4 in un’ altra vita, …..anche se il dolore e la disperazione si sono assopiti, l’amore, le emozioni non sono cambiati.