Seminare
Non vendo principi al miglior offerente.
Cammino con lo sguardo in avanti, non troppo in alto per non peccare di superbia, non troppo in basso da vedere solo la mia realtà.
Dritto, verso l’orizzonte.
Non vendo gli affetti, non vendo il mio tempo.
Vendo oggetti a poco prezzo.
Prendeteli tutti.
Non mi servono a niente.
Non ha prezzo invece la dignità.
Non ha prezzo la coerenza.
Non ha prezzo l’amore, non ha regole di sangue e cognomi.
Credo nei bambini.
Credo ai bambini, alla verità dei loro occhi, al loro diritto a rimanere innocenti, ad essere protetti, a giocare, a sentirsi amati.
Al loro diritto alla pace.
Credo che il bene generi ondate di bene.
Credo un dovere seminare, una fortuna raccogliere.
Non vendo i miei semi.
Li sparpaglio lungo la strada, pianto radici nella speranza che i miei figli possano vederne i fiori.
I miei figli sono i miei fiori e le miei radici.
Io seme di poco conto.
La vita li ha annaffiati.
Sono figli del mondo.
Hanno mani ancora vuote e passi lenti.
Hanno tempo , orizzonti lontani.
Hanno zaini di parole nuove per nutrire ideali, carbone per tenere acceso il fuoco della giustizia, braccia per accogliere e spalle per essere accolti .
Hanno fratelli stranieri e padri e madri scelti lungo la strada, in una famiglia che non conosce confini, in un mondo senza nazioni e senza guerre.
Hanno mani pieni di possibilità e libertà di scelta.
Decideranno cosa vendere e cosa non vendere.
E camminando potranno inciampare in un fiore e pensare che è nato dal seme di una madre che non vendeva principi al miglior offerente .
Irene Renei