Da sola
Tu ti sei salvata da sola.
Quando non hai più avuto lacrime.
Quando davanti avevi un muro e nessuna corda per scalare.
Quando tante amiche sono sparite,
Quando alzarsi al mattino era il pugno nello stomaco del ritorno alla realtà.
Ti sei salvata nuotando nel sorriso dei tuoi figli, nei panini presi a morsi su una panchina insieme a loro, nel caldo dei loro piccoli corpi appiccicati nel lettone.
Ti sei salvata nelle vaschette di alluminio preparate calde da tua madre, cibo e profumi d’infanzia da portare a casa la sera dopo giornate da mille ore.
Ti sei salvata quando guardandoti allo specchio hai provato a sorridere per vedere se ne eri ancora capace.
Nessun uomo ti ha salvata.
Ti ha salvato forse l’amore che non passa mai.
Quello che ha radici talmente profonde che nessuno sconvolgimento sulla terra potrà mai cambiare.
Tua madre, tuo padre, due amiche e la forza di non darsi per vinta.
Nessun principe azzurro, nessun re.
Ti ha salvato la voglia di rimettere in pari i conti con quella vita che ti aveva offerto un drink amaro e la voglia di provare a essere ancora e sempre qualcosa di buono.
Hai aperto l’armadio e messo il tuo maglione più bello, il mascara negli occhi e nello sguardo la luce fiera di un leone che ha curato le ferite e sei uscita a farti vedere dal mondo.
Allora sì, ne sono arrivati tanti di principi azzurri, dai vestiti apprettati e coi capelli biondi, ma tu non ne avevi bisogno.
Stavi perfettamente in equilibrio sul tuo filo, tra figli, lavoro, l’amaro di conti stretti da tenere, che non era tanto amaro in confronto al sapore buono della libertà di poter decidere per la prima volta dopo anni come volevi essere, la libertà di dover piacere solo a te stessa.
Nessuno salva nessuno e non esistono principi su cavalli bianchi o neri.
Esistono uomini imperfetti che cercano a fatica di migliorare per stare al passo di donne altrettanto imperfette, che per prima cosa devono imparare ad amare se stesse.
Irene Renei