Memoria
Gli smartphone mi hanno rubato l’infanzia dei miei figli.
Da un giorno all’altro i cassetti non si sono riempiti più di foto, gli album sono rimasti due, pieni di scatti dei primi giorni e dei primi compleanni.
Poi più niente.
Nell’era in cui si fotografa tutto, piatti, tramonti, aperitivi, le foto dei miei figli si sono perse nei telefoni rotti negli anni, quando ancora non sapevo salvare su Google e passare i dati sul computer.
E quegli anni di buco nero si sfuocano nella mia mente piano piano fino a perdere i colori.
Come sei diventata la donna di ora? Capelli neri come il carbone e gambe lunghe che tendono all’infinito.
Ricordi come un puzzle senza pezzi che ora rimpiango.
Vorrei fresca la tua memoria bambina, i tuoi capelli biondi striati di sole, le finestrelle dei primi denti caduti e il costume da strega, il primo bikini.
Il mondo cambia e cambiamo noi, forse per questo scrivo, per fissare momenti, per segnare emozioni.
Ti passo la piastra sui capelli umidi e ripenso ai sabati dal parrucchiere con mia madre, quando i bigodini e il casco erano l’ultima moda e io l’aspettavo con un libricino in mano, seduta sulla poltrona nera e i piedi sospesi nel vuoto di gambe troppo piccole.
Foto fatte con la mente, momenti eterni di sensazioni.
E vorrei che ogni foto persa diventasse profumo e musica, che esplodono nella pancia per portare a galla un ricordo, nitido, chiaro, reale, che ti riportano indietro nel tempo in un attimo fermo e perfetto.
Noi siamo i nostri ricordi, i piatti della domenica fatti dalla nonna, gli addobbi di Natale passati da generazioni, l’odore degli armadi di famiglia, siamo quella fossetta sulla guancia che hai tu, ho io, avevano in famiglia prima di noi.
Siamo trame di un pizzo che cresce, legate al punto precedente, tese al punto che viene dopo.
Riempiro’ i pezzi vuoti del puzzle coi racconti e con la memoria, perché tu sappia sempre chi sei, da dove è nata la bambina ribelle che eri diventata la guerriera che sei, perché tu possa tenere una mano alle radici e una sul futuro, perché tu possa guardarti allo specchio e non dimenticare mai che sotto il nero dei tuoi capelli una volta brillava il colore del sole.