Il faro
I figli crescono e in casa abbiamo il fuso orario.
Noi genitori viviamo in Italia.
Loro non so dove ma sicuramente dall’altra parte del mondo.
Noi ci alziamo e loro dormono ancora per ore.
Noi crolliamo dal sonno e loro iniziano a vedere un film.
Noi dormiamo e loro ancora bevono l’ultimo drink in riva al mare .
Così un occhio chiuso e uno aperto aspettiamo la chiave che gira nella porta e aspettiamo il loro bacio nel buio.
Arriva lo schiocco e il profumo della sua nottata sulla pelle.
” Hai bevuto amore?”
“Solo una birra”
È sempre solo una birra, non so nemmeno perché io lo chieda.
E quando il pranzo è pronto ci sono passi nelle scale che chiedono un caffè e quando è l’ora della merenda qualcuno si cucina due uova.
E nei loro gironi infernali girano amici di tutte le età in questa casa confusa e colorata come un sacchetto di coriandoli.
E allora smetto di rincorrere l’ordine in una cucina sempre aperta, rinuncio ad azzerare il jet lag tra generazioni e prendo le briciole del nostro tempo in comune come un regalo prezioso .
E ricordo quando due ore prima di mezzanotte baciavo i miei prima di andare in discoteca, loro sul divano in pigiama, la sigaretta in bocca, uno sbadiglio dietro al saluto.
Vecchi nei loro cinquant’anni che ora fanno vecchia me .
” Ma dai mamma, vai già a dormire?”
“Perché non posso?”
“Volevo mi facessi la piastra ai capelli prima di uscire”
Una volta ci dicevano ” Questa casa non è un albergo!”
Ma magari lo fosse dico io, che in albergo le colazioni dopo le nove non le danno più.
Questo è un porto di mare.
Navi che partono e navi che arrivano.
E tu genitore sei il faro.
Fermo, immobile, ma apri la strada.
Loro sanno che ci sei e tu ci devi essere.
Verrà il tempo in cui avrai tempo, in cui la chiave non girerà più la serratura in piena notte.
Verrà il tempo dei letti sempre fatti e delle camere vuote. Verrà il tempo del tuo nuovo tempo libero.
Che se già oggi riesci a scrivere, a preparare progetti per le scuole, a tenere tre bimbi in affido e a gestire un porto, quanto tempo ti rimarrà quando loro avranno mollato le cime per navigare altrove.
Intanto alle quattro ho già preparato la cena per essere libera di uscire fino alle otto senza pensieri.
E invece “Mamma vengono a cena Asia e Serena che così ci mettiamo tra donne in terrazza che ti vogliamo parlare”
E il minestrone non basta più e anche stasera si dorme domani.
Del resto si sa: i fari al massimo possono andare a intermittenza, ma certo è che non possono spegnersi mai.
Irene Renei