Stato comanda color
Gira la giostra dai mille colori,
Se vieni giallo puoi uscire fuori,
Puoi passeggiare, la faccia al vento,
Ma stando attento al distanziamento.
Nel rosso fuoco sei fermo e rinchiuso,
Della Play station puoi fare un abuso
Puoi fare pizze, leggere un libro,
Il rosso fuoco si addice al pigro.
Nell’ arancione non è ben chiaro,
Esser fermati è un evento raro ,
Ma se gli amici ti vengono a cena
Non ti distrarre, non muoverti a pena.
Alle ventuno dolce e caffè,
non posson essere nemmeno tre,
E non ti muovere a compassione,
Buttale fuori quelle persone
Devon rientrare velocemente
Pena un verbale di somma ingente.
Ma l’amaranto è una novità.
Con tal sfumatura che si farà?
Se non chiedete,
Se fate i buoni,
Vi danno il libretto delle istruzioni.
E sempre in attesa di regole nuove,
A vivere chiusi facciamo le prove,
Perdiamo gli abbracci,
Perdiamo i sorrisi,
Perdiamo la vita
E viviamo divisi.
E tutti a pensare alla temperatura
A come vincere con una cura
Nessuno che cerca la cura del cuore
Che in tutto quest’anno ha cambiato colore.
Dal rosso vivace di bimbi felici
Al nero più spento: mancanza di amici.
Ragazzi al computer dal grigio al biancastro
Tra dad e presenza a trovare l’incastro.
E i nonni dal lilla di pianta fiorita
Al bianco del vuoto di una vuota vita.
E in questa giostra dai mille colori,
Tenetevi forte signore e signori.
Dobbiamo resistere ancora per poco,
Lanciare altri dadi per finire il gioco.
Toccare caselle di tutti i colori,
Unire i puntini di nuovi amori,
Guardare dai vetri la primavera,
La luce che tarda a far venir sera.
E tutti i colori usati di meno,
Andranno a formare l’arcobaleno
E questa storia sarà finita
E inizierà quella vera: la vita!
Testo di Irene Renei