Se mescoliamo la vita
Ti porterò a sciare amore mio,
Quando la mascherina sara solo quella degli occhi, le labbra libere di sorridere al sole.
Ti porterò sul mare, in calette blu tra Creta e Zante, a fare bagni di poesia e storia
Ti porterò per strada, nei vicoli della città, a guardare vetrine di luci e promesse di profumi impacchettati
Intanto sto.
Intanto stai.
Intanto stiamo e stiamo bene, ci stringiamo nell’arte del posticipare , che tanto ci siamo abituati
La vita ci ha insegnato.
Ha posticipato il nostro incontro a metà vita, per farci gustare meglio il meglio di noi.
Ha posticipato l’arrivo di un figlio che non è arrivato mai, ma ci ha regalato la magia di provarci sempre.
Ha posticipato la casa dei sogni.
E noi sognavamo e ci svegliavano scuotendoci forte, ma noi sognavamo ancora, come bambini cullati dalla braccia di un’instancabile madre.
E in quest’arte che abbiamo fatto nostra , aspettare diventa motivo di gioia , di chiacchiere fra cuscini caldi e piedi intrecciati.
E facciamo un regalo ai ragazzi,
Un enorme tv da parete.
Noi che a stento guardiamo notizie durante la cena
E aspettiamo il corriere da giorni, felici come bambini a Natale ,contiamo i giorni al contrario, come se fosse un’enorme conquista.
Posticipiamo i pensieri, questa è la nostra forza più grande.
Li mescoliamo in un pentolone profondo , con un mestolo lungo , buttiamo dentro sogni e speranze, amore e progetti, tiriamo su tutto insieme e mettiamo nel piatto.
E quel sapore dolce amaro diventa accettabile, buono e va giù.
E una mano mette via i soldi delle spese mentre l’altra cerca hotel sul mare della Grecia.
E sappiamo che è un poi.
Forse un mai, ma che importa.
Noi rimescoliamo fino in fondo e qualche altro sogno verrà su dal pentolone.
E per quel tuo sorriso che non manca mai ,
Per le tue instancabili braccia che lavorano sempre,
Per la tua voglia di ridere di noi, di ridere con noi,
Io prometto , che ti porterò lontano, in ogni angolo del mondo , dove io progetto viaggi e tu improvvisi vita .
Intanto guardo l’ora ed già è tardi.
Mi metto i jeans e mi profumo,
Aspetto te ed il corriere,
Faccio posto di fronte al divano, in quella parete bianca che non ha mai visto quadri .
Avevamo posticipato l’acquisto e sapevamo sarebbe arrivato.
Quell’enorme cinema privato che probabilmente non riusciremo mai ad usare ma che oggi farà ballare i nostri figli in una festa dall’odore di un Natale anticipato