Non hai fatto la guerra
È un mondo semplice il tuo figlia mia. Non hai fatto la guerra, hai la Play e la wifi. Se apri il cassetto hai trucchi e vestiti. Hai barattato la tua bella casa e il tuo balsamo per i capelli con il tuo diritto a poter soffrire . Non puoi stare male se da Marzo passi le tue mattinate sbadigliando per ore davanti ad uno schermo. Non puoi stare male se i tuoi vestiti più belli stanno appesi nell’armadio e la taglia ti sta passando, perché i tuoi sabato sera sono un ricordo sfumato. Non puoi stare male perché i viaggi in autobus la mattina tra musica, sorrisi e sguardi rubati sono solo un ricordo. Non puoi stare male anche se hanno pietrificato la tua vita in nome e in attesa di non si sa cosa. Tu non produci, non hai bisogno di baby sitter per stare a casa al mattino e in frigo hai il latte e nel cassetto i biscotti. Non ti lamentare.E se ti lamenti, se chiedi di trovare una soluzione ,se ti siedi davanti al Comune con amici e professori per una mattina in dad e in protesta ,preparati a tutto. Anche ad una nota sul registro perché “stai seguendo la lezione in un luogo non appropriato” Dovete stare nella vostra cameretta vi è stato detto. E allora torna dentro e non ti lamentare . C’è un mondo che soffre davvero la’ fuori e questo tu lo sai e anch’io lo so. Ci sono profughi che muoiono in fila sulla neve, affogati nel Mediterraneo, uccisi in Siria. Ci sono paesi africani in cui il vaccino non arriverà mai , bimbi in Brasile che ben prima del Covid sniffavano colla cercando la morte per non sentire la fame. Ciò non toglie il tuo diritto ad un’istruzione vera, in carne ed ossa, ciò non toglie il tuo diritto allo studio che da vent’anni stanno cercando di uccidere. Ciò non toglie il vostro diritto a non acconsentire ,a chiedere un minimo di attenzione in un mondo che privilegia il consumo al sapere.Ciò non toglie che potete urlare al mondo che siete stanchi di dover essere invisibili e contenti , ignorati e felici nella vostra bolla immobile. Solo un anno fa venivate additati come la generazione dipendente dai social ,sempre attaccata allo schermo ,incapace di una vita reale . Di tutta risposta a quegli schermi vi abbiamo attaccato per emergenza e vi abbiamo lasciato lì, tanto state comodi. Noi abbiamo un sacco di problemi davvero. E tutti ancora da risolvere. Del resto non sono in didattica a distanza primarie e secondarie di primo grado e non sono in didattica a distanza le scuole dell’infanzia . Il covid attacca solo le superiori. Lo facciamo per voi, non vi lamentate ! Irene Renei